Decreto Ministeriale per strutture ricettive e affitti brevi
Si aggiunge un nuovo tassello alla legislatura del settore ricettivo extra-alberghiero.
Questa volta riguarda l’abusivismo. Infatti è stato finalmente siglato il Decreto Ministeriale che regolamenta la banca dati delle strutture ricettive e degli immobili che offrono affitti brevi.
Lo scopo sarà di identificare le attività ricettive attraverso un codice alfanumerico, attraverso una mappatura nazionale.
Il codice identificativo assegnato alle strutture seguirà determinati parametri identificativi, quali: la tipologia degli alloggi, l’ubicazione, la capacità ricettiva, gli estremi dei titoli abilitativi richiesti ai fini dello svolgimento dell’attività ricettiva, il soggetto che esercita l’attività, anche in forma di locazione breve, il codice identificativo regionale.
Questa classificazione uniformerà tutte le strutture nazionali italiane.
L’associazione AGGE approva pienamente tale azione nei confronti degli operatori del settore, al fine di una maggiore tutela per i gestori.
Il Decreto Ministeriale inoltre prevede che la mancanza del codice identificativo determinerà una sanzione pecuniaria che va dai 500 euro ai 5000 euro.
Tale misura era stata presentata attraverso il Decreto Crescita del 2019 e successivamente sospesa da oltre due anni dovuto dal passaggio di Deleghe dal ministero.
La banca dati sarà applicata dalle Regioni e dalle province Autonome di Trento e Bolzano.
Uniti per migliorare l’offerta turistica nazionale, tutelare i consumatori e i gestori stessi.
Redatto da Luisa Antonelli:
Appassionata della Gestione alberghiera e del Digital. Collabora nel settore ricettivo da oltre 15 anni e sempre fianco a fianco degli imprenditori del settore. Focalizzata sulla libera e costruttiva relazione tra gli operatori del turismo, per creare esperienze positive. Fonda nel 2014 Direzione Hotel. L’obiettivo è raggiungere una gestione della struttura ricettiva efficiente attraverso l’ottimizzazione delle risorse disponibili.